LA SICILIA 10.06.19

Questa mattina ho subito allertato la #RAI circa il programma Realiti e al contenuto di una gravità imbarazzante che lo ha contraddistinto durante la sua prima puntata, andata in onda in prima serata su Rai2.
Ritengo sia stato inopportuno invitare in trasmissione chi più volte si è vantato di essere nato lo stesso giorno di Al Capone e credo che il messaggio che passi all’esterno sia un messaggio di assoluta gravità che un servizio pubblico non può permettersi.

E’ stata mia premura, in qualità di commissario in vigilanza RAI, inviare un quesito al Presidente e all’Amministratore Delegato Rai perché intervengano sul fatto in maniera incisiva.
Ho appreso con piacere l’apertura dell’inchiesta interna, come da me richiesto.

Ora meno errori e più lavoro per i cittadini che pagano un servizio pubblico che non può permettersi assolutamente questi scivoloni.
Oltre le gravi parole contro Falcone e Borsellino da censurare sono le parole di chi, sempre durante la puntata, ha ammesso di essersi finanziato il suo primo CD con i soldi di una rapina.

Questi non sono assolutamente messaggi che possono passare, tantomeno tramite il servizio pubblico.

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